L’ascolto ad orientamento psicoanalitico
di Alessandro Guidi
Per l’orientamento psicoanalitico ciò che conta non è come si ascolta ma è chi ascolta a partire dalla parola di ciascun soggetto. Per ascoltare a partire dal chi è necessario analizzare bene la domanda che è in gioco nell’Altro del disagio. Una specificità del counselor ad orientamento psicoanalitico, all’interno delle professioni di aiuto, è l’accoglimento della domanda di disagio sociale, il tentativo di chiarirla insieme all’utente per inviarla ed orientarla adeguatamente rispettando il desiderio e dunque il limite del soggetto portatore del disagio. Nel lungo periodo, l’obiettivo della Società Italiana Counseling e della scuole accreditate è quello di dare uno statuto ed un riconoscimento statale a ciò che in itinere un operatore pubblico impegnato nelle relazione di aiuto cerca di fare come counselor. Vi è una trasversalità che qualifica tutte le professioni di aiuto esistenti e riconosciute, una trasversalità che è data da ciò che avviene in una relazione, in un incontro, nell’ascolto dell’altro disagiato: dare peso a questo incontro, dare peso alla conoscenza dei meccanismi che regolano l’incontro con il disagio dell’altro a partire dal proprio è la caratteristica dell’orientamento analitico ed è la caratteristica della psicoanalisi e del campo analitico in estensione ovvero di quel campo freudiano che accoglie anche coloro che, pur non desiderando diventare psicoanalisti, sono tuttavia desiderosi di formarsi secondo il sapere della psicoanalisi.
Edizioni Clinamen
Collana «Il diforàno», 8
ISBN 88 8410 054 2
cm. 17 x 24
pp. 214
Euro 24,90