Centotrentatré capitoli, alcuni lunghi anche solo mezza pagina, con pensieri, riflessioni, aneddoti e ricordi di sessantasette anni di professione e ottantasette anni di vita del più celebre suonatore italiano di chitarra (ma anche di contrabbasso).
Pierluigi Sassetti, pedagogista, scrittore e appassionato di chitarra, ha deciso un giorno di incontrare Cerri e registrare ore di conversazione durante i numerosi incontri con l’elegante, distinto e dolce Franco (Cherry?). Il magnetofono è quello di Pierluigi, ma lo stile narrativo inconfondibile per chi lo conosce o lo ha mai sentito raccontare, è quello di Franco, divertente anagrammista dalla irresistibile comicità surreale.
Chi ha deciso di scegliere tra un impegno sicuro e la felicità insicura della professione di musicista si ritroverà nel racconto di un uomo che ha dedicato la maggior parte delle sue ore della sua vita alla Musica. Ma è anche il racconto della storia della musica jazz e non, in Italia, dai tempi più complicati e duri per l’essere umano, ma più semplici e praticabili per chi suonava, alle problematiche odierne del suonare e del gestire la scuola di musica jazz, che creò a Milano nel 1986 con Enrico Intra e Maurizio Franco.
Completano il libro foto storiche con i musicisti jazz (Cerri ha suonato con tutti i più importanti del nostro tempo) e altre recuperate dall’album di famiglia. Una lettura che vi farà passare delle ore piacevoli, un libro consigliato.
Se me lo concedete, vorrei dedicare nel mio piccolo questa recensione a Stefano, ottimo musicista, essere gentile e solare, che pur con un padre così importante ricercò e trovò una strada musicale personale, priva di nepotismo, riuscendo per questo a collaborare alla pari con il grande Franco Cerri.
Fabio Lossani
Recensione presente in Chitarra Acustica, n.03, anno 2014.